Il Qi
La traduzione più comune di "Qi" è "Energia", ma non è possibile accontentarsi di questa versione poichè non è possibile racchiudere un concetto imponente come quello del Qi in una parola.
L'ideogramma del Qi può orientarci in questa impresa: la parte alta dell’ideogramma ha il significato di "vapore, fumo, gas", quella in basso di "riso". Questo serve a farci capire che il Qi ha una natura rarefatta e una materiale ed è grazie a questa capacità di rarefazione e condensazione che è in grado di assumere differenti aspetti.
Questo concetto di continuità tra energia e massa fu discusso dai filosofi cinesi di tutti i tempi e vorrei citare, in questo senso, Zhang Zai (1020-1077 d.c.) che dalla filosofia del mutamento trasse profonda ispirazione: "Il Grande Vuoto consiste di Qi. Il Qi si condensa trasformandosi nella miriade delle cose. Le cose necessariamente si disintegrano e ritornano al Grande Vuoto. (...) Se il Qi si condensa, la sua visibilità diventa effettiva e appaiono forme fisiche. (...) Ogni nascita è una condensazione, ogni morte è una dispersione. La nascita non è un guadagno, la morte non è una perdita (...). Quando si condensa, il Qi diventa un essere vivente e quando si disperde fornisce il substrato delle mutazioni".
Allo stesso modo, “il Qi è la radice degli esseri umani” in cui scorre sotto varie forme:
Varie tipologie di Qi, ciascuna con una caratteristica peculiare che consente al corpo umano di espletare le funzioni fisiologiche che gli sono proprie: il Qi trasforma, trasporta, nutre, protegge, scalda. Per adempiere ai suoi compiti, il Qi deve scorrere e lo deve fare nelle appropriate direzioni di entrata, uscita, salita e discesa. Il Qi dei Polmoni entra ed esce per mezzo della respirazione, oltretutto il Polmone si incarica di far scendere il Qi verso i Reni; il Qi del Fegato sale; il Qi della Milza sale, quello dello Stomaco scende; il Qi del Cuore scende per incontrare il Qi del Rene, che sale. Lo scorrimento in una direzione diversa da quella fisiologica provoca un evento patologico più o meno complesso, ad esempio se il Qi dello Stomaco sale anzichè scendere (Qi Ribelle), può provocare vomito o nausea.
La salute si mantiene se il Qi è assimilato, trasformato e distribuito correttamente. Ogni alterazione di queste funzioni provoca uno squilibrio energetico che porta alla malattia.
L'ideogramma del Qi può orientarci in questa impresa: la parte alta dell’ideogramma ha il significato di "vapore, fumo, gas", quella in basso di "riso". Questo serve a farci capire che il Qi ha una natura rarefatta e una materiale ed è grazie a questa capacità di rarefazione e condensazione che è in grado di assumere differenti aspetti.
Questo concetto di continuità tra energia e massa fu discusso dai filosofi cinesi di tutti i tempi e vorrei citare, in questo senso, Zhang Zai (1020-1077 d.c.) che dalla filosofia del mutamento trasse profonda ispirazione: "Il Grande Vuoto consiste di Qi. Il Qi si condensa trasformandosi nella miriade delle cose. Le cose necessariamente si disintegrano e ritornano al Grande Vuoto. (...) Se il Qi si condensa, la sua visibilità diventa effettiva e appaiono forme fisiche. (...) Ogni nascita è una condensazione, ogni morte è una dispersione. La nascita non è un guadagno, la morte non è una perdita (...). Quando si condensa, il Qi diventa un essere vivente e quando si disperde fornisce il substrato delle mutazioni".
Allo stesso modo, “il Qi è la radice degli esseri umani” in cui scorre sotto varie forme:
- la Shen Qi, la più rarefatta legata allo psichismo e al mentale, radicata nel Sangue e nel Cuore. La Shen Qi regola gli elementi mentali correlati agli organi, visceri, tessuti e apparati;
- la Jing Qi, di natura più densa, legata all’identità personale, ai caratteri genetici, al sistema immunitario e cellulare. Risiede nel sistema renale;
- la Yuan Qi, l’Energia Ancestrale considerata la forza motrice di tutti i fenomeni biologici;
- la Ying Qi,l’Energia Nutritiva che scorre negli strati più interni del corpo, negli organi e nei Meridiani, di natura più densa;
- la Wei Qi corrisponde all’Energia Difensiva che non entra nei Meridiani ma circola sotto la pelle, tra i muscoli del corpo per difenderlo dagli attacchi dei patogeni esterni, è una tipologia di Qi dinamico, dunque di polarità Yang.
Varie tipologie di Qi, ciascuna con una caratteristica peculiare che consente al corpo umano di espletare le funzioni fisiologiche che gli sono proprie: il Qi trasforma, trasporta, nutre, protegge, scalda. Per adempiere ai suoi compiti, il Qi deve scorrere e lo deve fare nelle appropriate direzioni di entrata, uscita, salita e discesa. Il Qi dei Polmoni entra ed esce per mezzo della respirazione, oltretutto il Polmone si incarica di far scendere il Qi verso i Reni; il Qi del Fegato sale; il Qi della Milza sale, quello dello Stomaco scende; il Qi del Cuore scende per incontrare il Qi del Rene, che sale. Lo scorrimento in una direzione diversa da quella fisiologica provoca un evento patologico più o meno complesso, ad esempio se il Qi dello Stomaco sale anzichè scendere (Qi Ribelle), può provocare vomito o nausea.
La salute si mantiene se il Qi è assimilato, trasformato e distribuito correttamente. Ogni alterazione di queste funzioni provoca uno squilibrio energetico che porta alla malattia.